L'azienda agricola

La nostra cantina

La nostra azienda è situata in val fontanabuona, più precisamente a Villa Oneto. Boschi di castagno, noccioleti ed oliveti delimitano i pendii dei vigneti inerbiti. Il terreno è collinare, terrazzato, abbastanza scosceso e formato prevalentemente da argilla rossa scistosa che tende ad essere acida, il che da vita ad un vino molto strutturato e longevo. L'altitudine, l'influsso del mare e l'esposizione permettono inoltre una forte escursione termica tra giorno e notte, fissando così gli aromi alle uve.

Nella nostra cantina, con muri esterni ricoperti da una rete ombreggiante di tillanzie, portiamo avanti diversi esperimenti di vinificazione con le uve autoctone meno conosciute come il Sori, il Rollo ed un continuo studio sull'esigente Cimixà (Scimiscià), uva di punta dell'azienda.

Il recupero dello cimixà 

La Cimixà (Scimiscià) è un antico vitigno autoctono del genovesato presente soprattutto in Val Fontanabuona riscoperto recentemente dopo un lungo periodo di abbandono grazie all'ex pasticcere Marco Bacigalupi che donò alla cooperativa di San Colombano Certenoli degli antichi filari di Cimixà. 

Fu avviato un progetto di recupero per il vitigno da parte della comunità montana val Fontanabuona in collaborazione con la cooperativa agricola di San Colombano Certenoli la quale comprendeva cinque aziende agricole del territorio tra le quali fummo presenti anche noi. Il progetto fu seguito e portato avanti dall'agronomo Lorenzo Corino e dalla dottoressa Silvia Dellepiane che hanno provveduto a selezionare i diversi tipi di cloni, far riconoscere sul registro nazionale il vitigno in quanto varietà a sé stante e non una variante di qualche altro vitigno ed inoltre con la collaborazione dell'istituto agricol della val d'Aosta hanno provveduto ad eseguire varie micro vinificazioni per valutarne le potenzialità  enologiche. Quando le comunità montane furono ridotte notevolmente, alla comunità montana della val Fontanabuona subentrò la provincia di Genova con l'enologo Giancarlo Stellini per portare avanti il progetto. 

Al giorno d'oggi il progetto è terminato e delle aziende iniziali che hanno partecipato al recupero siamo rimasti solo noi, la Cimixà è però diventata sempre più conosciuta e sempre più aziende agricole del territorio hanno ripreso a coltivarla.